lunedì 7 gennaio 2013

Karateka

Lingue: Italiano
Piattaforma: Ios - 2,69 €

Ve lo ricordate Prince Of Persia? Il vecchio platform o anche il nuovo (ormai manco tanto) Sands of Time che scordatevi la persia dei tappeti, dei gatti e delle tapparelle? Ecco prima di diventare famoso per Jaffar Jordan Mechner aveva già detto la sua nel mondo dei neonati videogiochi con il meno famoso (almeno per le nuove leve) Karateka. Motivo per cui, alla notizia di un presunto remake, la gente si era detta "Oh questo ha fatto resuscità la serie del principe d'oriente, chissà che ci tira fuori con questo?"
Caporetto. A voler riassumere quel che c'è di buono potremmo lasciar parlare lo screen-shoot dell'articolo. Si, c'è ancora il pollo da menare e la principessa Mulan... ehm Mariko da salvare. Punto. Le cose buone finiscono qua.
Nell'era dei Tablet, del casual-game, dell'easy-consuming e dell'Imu da pagare pure sulla seconda casa non è così assurdo pensare di trasformare Karateka in un clone di Infinity Blade. Il problema è se si decide di trasformarlo in un brutto clone di Infinity Blade.
Fondamentalmente la struttura è rimasta quella originale, si fa avanzare il nostro guerriero (tenendo il dito sullo schermo) e si combatte. Combattimento trasformato in un brutto rythm-game visto che l'unica cosa che ci viene chiesto di fare è parare una serie di colpi toccando lo schermo con il giusto tempismo e poi premere semplicemente come degli ossessi il touch per menare i vari colpi. Karateka si gioca con un dito. Letteralmente.
Il problema è che "il gioco" manco ci prova a cercare di essere qualcosa di piu' del tapping su schermo. Non uno slide, un minimo di tattica, di abilità, di strategia, una micro-transazione, niente.
La differenza tra giocare questo o Theatrhythm o semplicemente tappare lo schermo per sfogliare una rivista online è praticamente nulla. L'unica elemento di varietà viene da una barra di stordimento che si carica man mano che eseguiamo delle parate e dei fiori sparsi lungo la strada per recuperare punti ferita.

Tip. Tap. Tap. (Jordan Mechner prova Karateka o Ginger Rogers durante le prove).

Altro da dire su Karateka non c'è. Ah si se muore il nostro protagonista ne arriva un altro, e se muore lui un altro ancora. Escamotage carino per non mettere sull'HUD il classico counter delle tre vite. Per quanto carina come cosa serve veramente a poco. Va bene la scelta di allargarlo a un pubblico più ampio. Va bene che sui tablet vige la regola di gameplay piu' semplice ed immediatoe va bene che tanti altri giochi interagiscono con l'utente chiedendogli semplcimente di tappare il monitor. Ma Groove Coaster è divertente, questo no. Siamo veramente sotto il minimo sindacale.

VOTO: 1 tappetetappetestaceppa Mechner, torna a fa i principi di saltare che è meglio su 5 


Nessun commento:

Posta un commento