domenica 30 dicembre 2012

Blazing Star

Lingua: Inglese.
Piattaforme: Ios / Android - 0,89€

Blazing Star, cugino di terzo grado del nonno che il fratello c'aveva na zia che era vicina di casa di R-Type, fa parte di quella nutrita schiera di porting che su cellulare stanno ridando vita a quel brutto e cattivo genere che era lo shoot'em up. Pace all'anima sua.

DotEmu non è nuova a porting di titoli piu' o meno blasonati (almeno per chi all'epoca c'era) dei gloriosi anni 90: Another World e Metal Slug giusto per dirne due. Cosa ammirevole se non fosse che non sempre la cosa gli riesce alla perfezione. Con Blazing Star la conversione riesce bene ma non del tutto benissimo. Tra le poche aggiunte all'originale troviamo qualche filtro grafico che migliora leggeramente la grafica, la classica introduzione di auto-fire e "continue" infiniti. Queste ultime due features facilitano parecchio le cose ma per chi ha nostalgia dei brividi da coin-up c'è la possibilità di disabilitare tutto.  Quello che lascia un pochino perplessi è l'uso del virtual-pad e/o del fast-touch, se il primo è la classica croce a schermo (giocateci voi se siete boni) il secondo sfrutta il fatto di poter muovere il dito sullo schermo così da poter muovere la nostra navicella, sistema collaudato e funzionante alla perfezione nei titoli Cave ma che qui sembra non del tutto reattivo. Certo siamo su un altro campo da gioco, in Blazing Star i proiettili colorati non mancano ma a farla da padrone sono la raccolta dei power-up per le nostre armi e l'abilità sta piu' nel saper eliminare l'eliminabile e meno schivare lo schivabile (bestemmiando il bestemmiabile sempre e comunque). Però se si è abituati a muovere con leggiadrezza il proprio indice su Espgaluda o Dodonpachi qua bisogna fare i conti con un sistema di guida decisamente piu' lento e meno immediato.

Questione di un pochino di pratica, una volta prese le misure siamo comunque di fronte a un ottimo porting. Soprattutto in risposta a chi ancora si ostina a ritenere il "touch" screen una tecnologia poco adatta al controllo dei videogiochi quando invece perfino un genere duro e crudo, come quello degli shooter, si reinventa in una nuova dimensione tattile senza far troppo rimpiangere lo stick falloidale ma pur rimanendo estremamente divertente.
Sempre si vi piace il genere, altrimenti siete delle persone brutte dentro, tipo che c'avete un brutto fegato e un pancreas antipatico.

VOTO: 4 Pium pium shhh imma charge mah lazeeerz su 5

PS: Leggende narrano (e per leggende intendo Wikipedia) che l'uso della parola "fail" nel gergo internettiano derivi proprio dalla schermata di game over del gioco che proponeva la storica frase "You fail it! Your skill is not enough, see you next time, bye-bye!"

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